di Lorenzo Parolin[L8/827]
Autorità viene da augeo: accresco, faccio prosperare. L’autorità è dunque un servizio offerto da quelli che ne sono in possesso, mirante ad ottenere il bene di quelli che ad essi si affidano. L’autorità, tuttavia, può anche prosperare a spese di chi di essa si fida; in tal caso tradisce la sua missione e si riduce a squallido strumento di potere. Un tempo, l’autorità, bene o meno bene, faceva capo alle organizzazioni religiose; oggi, invece, l’autorità è poco autorevole, anzi è vuota di valori, e consente carenze educative maggiori di quelle contestate alle agenzie educative del passato. L’attuale vuoto educativo, giustificato come opportunità di fare scelte libere , sarebbe un bene se l’uomo non avesse l’inclinazione a fare il male. Ma dal momento che il bene, per segnare un goal, deve arrancare in salita, mentre al male è sufficiente lasciare rotolare la palla in discesa , perché il campo da gioco è in pendenza, è opportuno che le persone autorevoli esercitino un po’ di pressione a favore del bene. Le pari opportunità, in regime di privilegio, sono una netta ingiustizia.
[rif. www.lorenzoparolin.it L8/827]