È facile costruire una società dei consumi? No, devi prima rendere le masse cronicamente infelici, solo allora comparirà in esse il bisogno compulsivo di comperare la felicità. Basta creare insicurezza, impoverire le relazioni, favorire l’individualismo, alimentare i vizi, fomentare le competizioni e soffiare sull’egoismo. Le persone, allora, cercheranno le gratificazioni nelle vetrine e tra gli scaffali dei negozi. [L8/449]
Un governo forte sarà ruvido anche nei confronti dei cittadini. Un governo di deboli, invece, lascerà a tutti ampi spazi di manovra, e quindi favorirà chi è più rapace. Se non appartieni alla canaglia, ti conviene optare per dei governanti energici, determinati e risoluti. [L8/442]
Ciò che più meraviglia è che tutti si meraviglino di questa realtà fallimentare e che critichino tutto e tutti senza mai accennare ad un “mea culpa”. Sì, se le cose stanno così, molta parte della colpa è del cittadino. Egli mugugna e borbotta, ma continua a disinteressarsi al buon funzionamento del Sistema. Mancando ogni tipo di controllo e conoscendo la debolezza della natura umana, è logico che accada quello di cui ci si meraviglia. [L8/439]
La gente ha il sentore di essere sfruttata, ma non sa di essere anche sotto inganno e di collaborare attivamente alla propria sottomissione; inoltre è oltremodo debole e per di più disarmata. Da sola non ha scampo. Il torchio in cui è intrappolata la spreme sempre di più: chieda aiuto al Forte! [L8/437]
Sei sicuro di vivere? O non ti lasci piuttosto vivere? L’agenda, magari, la detti tu, ma chi ti ispira ti fa portare acqua al suo mulino. Così, senza rendertene conto, collabori col tuo carnefice. [L8/433]
Questo è il carrozzone in cui ci troviamo ad operare: è completamente da buttare! Ma non abbiamo niente di meglio con cui sostituirlo, perciò, nel breve, conviene aggiustarlo alla meglio. Bello però sarebbe se qualcuno avesse chiaro in mente un modello ideale a cui tendere e lo facesse conoscere: i bocconi amari da ingoiare sarebbero più sopportabili. [L8/419]
Se il popolo non si sveglia, se non cresce un po’ verso l’alto e se non smette di tenere il “culo” in vista , è inevitabile che qualcuno abusi di lui. Non che sia lecito abusare in qualche caso di qualcuno: quello mai! Ma se uno i guai va a cercarseli collaborando o provocando, non ha poi il diritto di gridare forte quando li trova.
Chi collabora alla propria sottomissione meriterebbe bastonato. Ma l’approfittatore di più. [L8/415]
È sufficiente che uno non creda in Dio affinché Dio non esista? Ed è lecito ritenerlo irrilevante solo perché è poco visibile? No, anzi, visto che quanti dicono di averlo trovato parlano di vita decisamente cambiata in meglio, conviene aguzzare la vista. [L8/412]
Lo Stato nasce per difendere i meno cattivi dai più cattivi. Nessuna meraviglia perciò se i governanti sono delle mezze canaglie . Se non lo fossero, come potrebbero calmierare la marmaglia? [L8/410]
Qualche assaggio è lecito prenderlo gratis, ma se il cibo lo trovi gustoso e te ne fai una scorpacciata, il pranzo sarebbe corretto pagarlo. Non è proibito sdebitarsi con l’autore acquistando le sue opere in forma cartacea! [L8/636]
Che cosa ci guadagni a svegliare le persone che non vogliono essere svegliate e quelle che rispondono alle tue sollecitazioni con un sorrisetto di sufficienza e con tanta diffidenza? Niente! Ma come essere umano non me la sento di non dar loro una scrollatina. È vero che è un po’ come dare delle caramelle a degli asini: non le apprezzerebbero, ma a volte si verificano delle reazioni imprevedibili, e il messaggio passa. [L8/528]
Può la vista dell’uomo essere oggettiva (imparziale)? No, l’oggettività si addice solo a Dio, che ha lo sguardo d’insieme della realtà. Dato il punto di vista limitatissimo ( soggettivo ) dell’uomo, la sua conoscenza delle cose può essere solo una modesta opinione, mai una certezza. [L8/635]
Impedisci alle menzogne e alle distrazioni di raggiungerti: spegni i video e le tivù! [L8/608]
Il povero di spirito non è quello che ha sviluppato poco la spiritualità, ma quello che, avendola sviluppata molto, vive il rapporto con i beni materiali come se fosse povero , e usa le eccedenze per fare del bene, senza secondi fini. [L8/601]
- Io sto bene; tutto sommato non mi manca niente! - Ma sei felice? - Felice è una parola grossa, la felicità piena non esiste, bisogna accontentarsi di quella che si ha. - Ho capito: non conosci la Felicità! Chi l’ha trovata ha gli occhi che ne parlano e il cuore che la canta. Ti conviene cercarla con maggior impegno! [L8/545]
Sei soddisfatto della tua felicità? Allora smettila di brontolare contro il Sistema. Non sei soddisfatto? Allora fa’ qualcosa di più e di diverso dal solito per accrescerla. [L8/544]
Tutto ciò che eccede il giusto diventa un peso. Il saggio si attesta sul peso forma. [L8/534]
Quando sarai stanco di leggere libri piacevoli, rilassanti e avvincenti, ma che, strizza strizza, rilasciano poco sugo, ricordati di un autore che propone contenuti dal sapore amarotico ma altamente energetici e rigeneranti. I benpensanti mi considerano per lo meno strano, e nel nominarmi abbozzano un sorrisetto, ma se stai cercando un senso da dare alla vita sei capitato nel posto giusto: spunti per riflessioni, nei miei libri, ne troverai in quantità. [L8/507]
Io mi meraviglio che tu ancora ti meravigli della meschinità di questo Sistema. Già le masse sono bovine e già le classi dirigenti sono rapaci. Ci si può forse ancora aspettare che scaturisca qualcosa di buono da tutto ciò? Smettila di sognare! [L8/501]
Le tentazioni battono tutti i giorni alla nostra porta. Dire di no almeno ad una , almeno una volta ogni tanto, sarebbe già una grande vittoria. È nell’attimo del presente in cui apriamo o non apriamo a chi bussa che abbiamo il potere di cambiare il mondo. [L8/454]
Un movimento politico che non spari al cuore del suo avversario, di fatto gli fa da stampella e si candida ad essere eliminato. L’animale ferito, infatti, inferocisce e attacca a testa bassa. [L8/455]
Ciò che è gradito al Male ha successo rapido, perciò, se qualche tua attività prospera con facilità, guardala con sospetto! Con grande probabilità contiene aspetti demoniaci. [L8/485]
Se voti, ti scegli un padrone; se non voti, accetti senza discutere un padrone; inoltre, se ti metti in lista, cerchi di diventare padrone. Alla dinamica padrone-schiavo non c’è scampo. Tu, però, puoi decidere volontariamente di diventare servitore. Allora non sarai più né padrone né schiavo, ma uomo autentico. [L8/492]
Più sogni e più bevi fantasticherie, più sali in alto e più ti fai male, quando, svegliandoti, cadi nella realtà. [L8/634]
Perché sono ottimista? Perché, anche se il Male è grande, ho sperimentato che il Bene è più grande. [L8/561]
Per passare dal caos all’ordine non servono né uomini illuminati né uomini di polso, basta che ciascuno rispetti le regole già stabilite dall’Ordinatore, il resto viene da sé. Fai bene la tua parte! [L8/567]
Che noia sempre la stessa auto. Che noia sempre la stessa donna. Che noia sempre gli stessi cibi. Che noia sempre la stessa routine. Io la vita me la voglio godere! Bravo, ma sei tu che parli di noia; io, che faccio la vita che tu chiami da “sfigato”, non so nemmeno cosa sia la noia. [L8/580]
Opporsi frontalmente ai cambiamenti significa farsi travolgere. Se non sono di nostro gradimento basta deviarli di poco, come si fa nell’arte marziale dello wing chun: eviteremo che ci colpiscano. [L8/556]
I potenti e gli emergenti ci sembrano dei grossi personaggi, in realtà sono dei palloni gonfiati. Se li denudassimo dei loro orpelli e li pungessimo, li riporteremmo con i piedi per terra e scopriremmo che non sono esseri ben compìti, ma solo grosse larve di uomini. [L8/555]
La manualità, nel mondo “sviluppato”, sta scomparendo. Comperando tutto già fatto, e gettando tutto ciò che si rompe, senza aggiustarlo, i giovani crescono senza fare niente di manuale, così, oltre alle mani, si atrofizza anche il loro cervello. Recuperiamola! [L8/552]