di Lorenzo Parolin[L8/668-669]
Faranno bene i Francesi e gli Occidentali a manifestare contro i terroristi che questi giorni hanno fatto una strage a Parigi? Certamente sì; contro il terrorismo tolleranza zero .
Per inciso, Hebdo viene dal greco-latino hepta : sette, e sta per settimana .
Ma se quei manifestanti fossero uomini sani, la settimana dopo, e le venti successive, dovrebbero scendere in piazza anche contro i latrocini delle banche centrali, contro l’insipienza dei politici, contro la libertà dei media di intontire la gente, contro la pornografia dilagante, contro i numerosi eroi negativi esaltati come idoli, contro i fabbricanti dei giochi elettronici che si bevono il cervello dei loro figli, contro le scelte economiche criminali delle multinazionali, contro i troppi genitori che si separano e costringono i figli a crescere senza una famiglia, contro la scuola che insegna sempre di meno, contro, contro, contro.
Purtroppo, il mondo, con la tecnica di uno stuzzicadenti al giorno da infilare dove fa male, violenta in continuazione i deboli e gli indifesi. E guai che qualcuno di questi esploda e faccia gesti da matto: si arrabbia e recita la parte dell’offeso . Troppo comodo! Chi la fa, l’aspetti.
Ribadisco che è da condannare qualunque forma di violenza, ma quella subdola di più, perché è la più voluminosa.
Il nostro è un Sistema dato per buono, ma buono lo è forse al 20%. Il male e il malfatto , purtroppo, sono grandi. Ma il peggio è la presunzione dei manovratori di essere dei buoni in un mondo cattivo, e la pretesa che debbano essere gli altri a cambiare. Il grande errore che l’Occidente sta commettendo è di considerarsi sano, adulto, maturo, progredito, modello da imitare, apripista, fratello maggiore, faro di riferimento … Ma ciò di cui si vanta di più, di cui va più orgoglioso, è tutta massa tumorale: sta lavorando alla sua distruzione. Se non lo capirà da solo, la Natura lo costringerà a fare retro marcia e ad abbassare le ali. Nel frattempo occorre convivere con la realtà malata , attenti a non lasciarsi stritolare, disincantati per non farsi omologare, e determinati ad iniettarle qualcosa di sano.
[rif. www.lorenzoparolin.it L8/668-669]