SIAMO

di Lorenzo Parolin[L8/839]

Per riguardo alla dimensione fisica, rispetto all’universo siamo delle nullità.
Per riguardo alla dimensione intellettuale, rispetto alle intelligenze angeliche/demoniache siamo incomparabilmente inferiori.
Per riguardo alla dimensione spirituale, rispetto al grande fuoco divino siamo delle scintille minuscole.
Tuttavia, siamo!
Siamo inoltre tarati all’origine, ossia siamo posti su un pendio, inclini a lasciarci scivolare in basso verso il male e in aggiunta ci troviamo sottoposti al soffio del Maligno che spira in modo da frenare chi voglia marciare in salita verso il bene e da accelerare chi marci verso il male.
La piccolezza dimensionale e la debolezza strutturale sono tali che l’uomo si trova ad essere in balia di forze di gran lunga superiori alle sue, rispetto alle quali, agendo da solo (in solitaria), risulta essere totalmente impotente.
Impotenti, inclinati e soffiati, tuttavia, non vuol dire già spacciati, chi lo voglia può marciare in salita e controvento, a condizione però che riconosca umilmente la sua condizione di debolezza e ricorra all’aiuto di chi sia in grado di guidare i suoi passi nella direzione giusta. Deve aggregarsi/allearsi alle forze del Bene!
Se invece agisce orgogliosamente contando sulle sue sole forze, subisce inevitabilmente l’influsso dell’invisibile Maligno e si trova a fare scioccamente il contrario di ciò che sarebbe bene per lui.
Pochi sono i campioni che agiscono in modo virtuoso e che lasciano tracce positive; la larga maggioranza dell’umanità, invece, langue penosamente schiava dei propri istinti e succube di forze soverchianti.
Chi è convinto di fare di testa propria la propria volontà, autonomo sia dal Creatore che dal Maligno, non si avvede che tutto quello che differisce dalla Volontà divina coincide fatalmente con quella diabolica. Una terza opzione non c’è.
O si fa il bene aggregati consciamente alle forze del bene o si fa il male aggregati inconsciamente alle forze delle tenebre che possono assumere aspetti gradevoli per meglio ingannare.
Si è detto che quelli che raggiungono un elevato grado di coscienza della realtà sono come le mosche bianche, cioè pochi! E gli altri? Che cosa fanno?
Purtroppo fanno tutti più o meno pena. O ignorano del tutto i lati invisibili della realtà, o non si curano dell’importanza di conoscerli. Non conoscere o trascurare le profondità della realtà, però, riduce l’essere umano ad una larva d’uomo, lo condanna a vivere in stato confusionale, e comunque ad un livello nettamente al di sotto delle sue possibilità. Altissimi dirigenti, strateghi, politici, industriali, filosofi, scienziati, persone comuni e masse bovine, tutti snobbano il soprannaturale e l’aldilà, e tutti, chi da generale, chi da ufficiale e chi da soldato semplice lavorano alla costruzione di un mondo infernale. Il 90% di ciò che dicono e fanno costoro (intendo proprio gli argomenti di conversazione e le occupazioni correnti) è spazzatura o quasi, convinti però che si tratti di roba seria.
Obama, Trump, Putin, Erdogan, Renzi, Merkel, Cinque-Stelle, Isis, Nato, Onu, Fed, Draghi, Europa, élite finanziarie ecc. (solo per fare alcuni dei nomi in auge al momento) sono solo dei grandi sciocchi che credono di avere la vista della lince e invece sono i gestori miopi dello scadentissimo mondo della politica, dell’economia, della televisione, della moda, della musica, del calcio, del divertimento ecc., mondi che se ci fossero dei valutatori esterni indipendenti a giudicarli non prenderebbero più di 10-15 punti su cento.
Siamo attorniati da guide stolte, da moralizzatori scadenti e da organizzazioni immorali efficienti. Purtroppo, l’ignoranza e il male la fanno da padroni! Ma così va il mondo. L’istintualità è così radicata, l’irrazionalità così diffusa, l’educazione civica e spirituale così carenti, che il panorama prevalente a cui esse danno luogo è di tipo desertico, ben lontano dalla desiderabile e possibile rigogliosità della foresta pluviale.
Non che nei secoli passati il voto raggiungesse la sufficienza, ma il progresso e la modernità ci stanno facendo perdere punti; ma, quello che è peggio, nella convinzione generale di guadagnarne: purtroppo abbiamo sviluppato l’animalità più della spiritualità.
Avendo dato troppo spazio in questi ultimi decenni all’ ego inferiore (vedi L8/820) abbiamo cresciuto un Sistema di handicappati gravi che, essendo ora in maggioranza, pontificano e fanno danni con il sorriso sulle labbra.
Esaurite le scorte di umanità, di socialità e di tradizioni accumulate dalle passate generazioni, verranno in evidenza gli interventi fallimentari della modernità. Sarà tutto da ricostruire.
Che cosa si dovrebbe fare?
È evidente che il mondo si presenta a noi come misterioso e che la rivelazione divina toglie appena qualche velo al mistero e che il resto è incognito, ma quella poca luce che filtra dall’Alto è sufficiente ad assicurarci che oltre le tenebre qualcosa c’è. Gli indizi che dà sono preziosi.
Sappiamo così poco! Ma quel poco è già tanto per orientarci dalla parte giusta. Dio non lo si vede, ma se si arriva a sentirne la presenza, siamo quasi a posto.
Quella luce fioca va liberata dalle numerose schermature, affinché aumenti e ci riscaldi.
Perché insistere a pontificare, quando gli indizi dell’esistenza di chi la sa molto più lunga di noi e può promuovere più giustizia e più pace di noi sono numerosi? Perché aspettare che la situazione si deteriori irreparabilmente e ci condanni a passare attraverso un crollo epocale per purificarci un po’?
Evidentemente l’ignoranza e l’incoscienza sono mostruose e la presunzione e la stupidità pure. Non per nulla stiamo pagando un prezzo elevatissimo.
A sentirla raccontare può sembrare una barzelletta fantasiosa, ma in realtà siamo posseduti da più dèmoni in contemporanea, chi nel corpo, chi nell’intelligenza e chi nello spirito, che si traducono in sete di possesso, di dominio, di vendetta nonché in invidia, in gelosia, in rabbia, in rancore, in tristezza …
A causa di queste possessioni, il cittadino medio dovrebbe combattere contro le sue inclinazioni cattive (contro sé stesso), contro la canaglia (la malavita), dovrebbe combattere contro i governanti che curano solo i loro interessi, dovrebbe combattere le élite finanziarie e i poteri che operano occultamente e dovrebbe combattere, udite udite, nientemeno che contro il Maligno.
Tutto ciò è palesemente al di sopra delle sue misere forze, ma se si innestasse saldamente come tralcio alla vite divina (alleandosi col Forte) la “linfa” da cui sarebbe inondato lo renderebbe potente, vincitore e felice con poca fatica.
Accendiamo dunque fari a volontà per illuminare a giorno questo nostro tetro mondo. Luce, luce, luce! Se il Maligno è grande, il benigno lo è molto di più. chiamiamolo in nostro aiuto!


Quando mi guardo attorno non vedo una sola persona che non si senta un personaggio, un mago, un artista, un genio, un affarista, un arrivato, uno sveglio, un furbo, un originale, un maestro. Ma maestri di che, se siamo dei nulla in tutti i sensi? Siamo dei poveri illusi! I nostri sforzi e le nostre azioni vanno a costruire un mondo che a noi sembra radioso ma che in realtà è un pallone gonfiato, del quale solo qualche percentuale irrisoria si salverà, il resto andrà ingloriosamente al macero. Converrebbe pensare bene al come e al perché si agisce, per non condannarci a faticare per nulla. Solo il 10-15% delle attuali azioni umane danno un po’ di Gioia, il resto danno piaceri che però lasciano un retrogusto sgradevole e deprimente. Eliminando l’80% di ciò per cui oggi ci affanniamo tanto, non perderemmo niente di significativo, anzi, risparmieremmo energie. L’efficienza umana, intesa come rapporto tra lavoro utile ed energia spesa, è bassissima. L’umanità fa pena.

 

 

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/839]